martedì 12 luglio 2016

From nowhere to now here

"Ho spesso provato, in prossimità di un bivio, un sentimento di inquietudine. In questi momenti ho la sensazione che proprio lì, o non lontano, a due passi dalla strada che non ho preso e da cui già mi allontano, si dispiegava un paese di più nobile essenza, in cui avrei potuto andare a vivere e che ormai ho perduto".

È l'arrière-pays (retroterra/entroterra): l'altrove, la terra d'elezione - nelle parole del poeta francese Yves Bonnefoy (1923-2016). Il luogo delle proporzioni, dell'armonia. La prospettiva in fuga di un paese che si avvicina per poi allontanarsi dallo sguardo: eterna promessa che non si rivela, ma si rinnova a ogni incrocio in cui esitiamo, incerti sulla direzione da prendere.
Questo è per me la Francia. Al di là della catena alpina. Un paesaggio mobile, contemplato dietro un vetro fisso, al sicuro: dal finestrino di un aereo, di un treno, di un'automobile in corsa.
Nowhere che si trasforma, ogni volta, in now here.
Eccomi, sono tornata, qui e ora.
Questa volta, però, sono alla guida. Di una macchina scelta non a caso, ma per "distinzione". Per il suo héritage, le risonanze sospese, la forma liscia e avvolgente. Per il nome, anche: DS come déesse, una dea nell'Olimpo della società dei consumi.
                         Di questo vi voglio parlare.


1 commento:

  1. Buon viaggio Crisitiana, tienici aggiornati su dove andrai e continua a scrivere così!

    Alessandro Giuriani

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